LA MIA STORIA

 

Sono nato Vercelli (Italia) il 13/10/1955 tra le sconfinate distese delle risaie della Pianura Padana . Ho cominciato a suonare  nel 1970 perchè essere in una rock band voleva dire essere un "alternativo", o meglio un "figo" e si cuccava alla grande. Mi hanno messo tra le mani una chitarra elettrica color verde scuro ("Meazzi Cobra" !!!) e sentenziato: "Suonala! Se non sei capace impara!! Ci vediamo tra sette giorni in sala prove”  (n.d.r. : la cantina senza riscaldamento di un condominio). 

Ho quindi acquistato un metodo per chitarra di circa 12 pagine e nel giro di 7 giorni ero pronto a strimpellare malamente gli accordi di base (maggiori e minori, non altro).

 

Presentatomi alla scadenza del settimo giorno per il momento topico della prima prova, Mario (il batterista), guardandomi con un certo imbarazzo, mi sussurrò: "Scusa, ma di chitarristi ne ho trovati altri due; adesso manca il basso elettrico!!", "Ma io ho solo la chitarra elettrica." ho ribattuto con disappunto. "Senti, il basso ha quattro corde, tu ne hai addirittura SEI!! Non rompere le balle e suona il basso!!!!"

 

E così è incominciata la mia avventura.

 

I primi tempi non furono facili perchè di musica non sapevo proprio nulla, ma i numerosi dischi che avevo in casa mi diedero un grande aiuto. Infatti si suonava “ad orecchio” e di spartiti non se ne vedeva neanche l’ombra !!!!ll

 

Incominciammo a suonare in qualche modo pezzi dei CREAM (quelli più facili), ROKES, EQUIPE 84, LOVIN' SPOONFULL, e ancora DEEP PURPLE, JAMES BROWN, SANTANA, ROLLING STONES senza una formazione fissa. Infatti la prima band si chiamava THE BLACK SOULS, ma in realtà più che nere eravamo delle anime in pena … non eravamo mai le stesse persone e gli strumenti erano sempre diversi !!!!!

 

I musicisti (si fa per dire, anche se qualcuno aveva le idee un pochino più chiare) andavano e venivano con la loro mercanzia (chitarre elettriche ed acustiche di decima mano, organi a mobile dal peso di un quintale, amplificatori valvolari gracchianti e spesso rantolanti, armoniche a bocca, flauti, kazoo e chi più ne ha più ne metta) senza un vero senso logico, ma solo con una gran voglia di suonare qualunque cosa.  Al termine della session si smontava tutto quanto e si tornava a casa distrutti dalla fatica, ma con una felicità immensa.

 

Veramente un indimenticabile periodo di gran fermento musicale e di aggregazione.

 

Finalmente nel 1972 nasce ufficialmente la prima band: "ARS NOVA" con Mario Ancona (batteria), Alberto Bocchino (chitarra e voce) ed io (definitivamente al basso), formazione che (a quel tempo cosa rara) faceva i primi concerti esclusivamente con un repertorio di propria composizione.

 

Un anno dopo si aggiunse Peo Ranghino alle tastiere. Si suonava un genere che oggi si identifica come "rock progressivo", ma che ben poco (o quasi nulla) aveva a che fare con i primi GENESIS e PINK FLOYD; maggiori fonti di ispirazione erano DOORS, IRON BUTTERFLY, GENTLE GIANT (con qualche piccolo riferimento al BANCO DEL MUTUO SOCCORSO prima maniera).

 

La cosa incominciava a farsi seria, ed allora mi comprai a rate il primo vero basso ("Hoyer" con cassa semi-acustica) ed Alberto, che nel futuro si sarebbe diplomato in chitarra classica, mi insegnò ad utilizzare con un minimo di criterio le scale maggiori e minori.

 

Questa mia prima ed importante esperienza musicale terminò nel 1974, quando con Paolo Ferrarotti (batteria) e Massimo Di Lauro (violino) si gettarono le fondamenta storiche de "IL CASTELLO DI ATLANTE", formazione di "progressive" che per me rappresenta ancora oggi un punto di riferimento non solo musicale.

 

Durante questi anni (1974-1980) nacque in me un'inquietudine ossessiva: sperimentare tutto lo sperimentabile, confrontarsi con altri musicisti, provare ogni genere musicale, sottoporre i miei limiti tecnici a qualunque esperienza e confronto.

 

Non potrò mai dimenticare le nottate trascorse con l’amico Furio Ciulini (chitarra), accompagnate da cassette piene zeppe di bottiglie di birra e da un registratore portatile, alla costante ricerca di sonorità ed armonie al limite del pensabile e del proponibile, dalla canzonetta alla pura psichedelia.

 

Incominciai (come autodidatta) a studiare un pochino di musica e, sicuramente illuminato dagli stages divinatori con Furio, ritenni necessario dare un pizzico di personalità in più al mio strumento (a quei tempi possedevo uno splendido "Music Man Sting Ray Bass") con l'inserimento di pedaliere effetti, uso di armonici e studio per l'utilizzo delle dita, slap e quant'altro mi passasse per la testa (e soprattutto mi entrasse nelle orecchie dai dischi che acquistavo con sempre maggior intensità).

 

Mentre si intensificavano le prove ed i concerti con il "CASTELLO", che produsse il primo 45 giri nel 1982, iniziai le collaborazioni con altre band locali:

- "IDEAL STANDARD" (1983) band interessante, forgiata dalla mente genialoide di Alberto Gandino (tastiere), che attingeva alle tendenze New Wave e Dance Music dell'epoca;





- "ISOLA DI NIENTE" (1983-84) gruppo d'ispirazione soul blues / funky music (HEART WIND AND FIRE per intenderci) di cui Antonello Rasi (tastiere) era, ed è ancora oggi, l'ispiratore e con il quale ebbi l'opportunità ed il piacere di fare alcuni memorabili concerti;



Incominciai anche a comporre per me stesso ed a incidere su 4 piste tutto quello che mi passava per la testa.

 

Assai importante fu l'incontro nel 1986-87 con Paolo Tomiato (pianoforte) ed i fratelli Sampietro (Sandro - vocalist e Mauro - chitarra), pilastri di un ottimo gruppo di tendenza quale fu "BLU TEMPO". L'impatto sonoro che mi procurò l'ascolto dei "JAPAN" di Riuikj Sakamoto e di David Sylvian, ai quali il gruppo si riferiva nelle prime composizioni, fu determinante per ampliare e migliorare la tecnica del mio strumento  ("Fender Jazz Bass 1975" + "Ibanez fretless") grazie alle stupende invenzioni ed ai magistrali contrappunti del bassista Mick Karn.  Questa formazione si sciolse nel 1995 senza che nessuno dei componenti se lo fosse apertamente detto e, forse, senza che nessuno se ne fosse effettivamente accorto. Un vero e proprio peccato.  Esiste un ottimo materiale audio, con alcune perle compositive, che prima o poi dovrò tirare fuori dal “cassetto” e lavorarlo per una qualche pubblicazione ufficiale.

 

Gli anni dal 2007 ad oggi sono stati per me fondamentali sotto molteplici aspetti sia professionali che personali.  La musica ha preso sempre più il posto che si meritava nella mia vita, diventando, congiuntamente alla famiglia, il mio riferimento quotidiano.  Ho avuto la fortuna e l'onore di suonare e collaborare con artisti eccezionali, che mi hanno regalato esperienza, tecniche e soprattutto tanta umanità : David Jackson (Van Der Graaf Generator), Arien Lucassen (Ayreon), Vittorio Nocenzi (Banco del Mutuo Soccorso), Iano Nicolò e Beppe Crovella (Arti e Mestieri), Alberto Mandarini, Claudio Saveriano, Alberto Bocchino, Beppe Colombo (Pandora), Mattia Garimanno e tanti altri.   Ho avuto l'opportunità di suonare in Giappone - Indonesia - Messico - USA - Canada - Lituania - Francia - Olanda - Italia e ho potuto scoprire continenti, Stati, citta' e persone incredibili con le quali sono costantemente in contatto.   Questa è la grande forza della "nostra musica".                                                                                                                                                                                                                                                                           ETICHETTA DISCOGRAFICA "Aenima Recordings" Via C. Colombo n.82/A - Cavagnolo (TO) - ItalIa  www.aenimarecordings.com